incentivo per la nascita di startup

L’incentivo per la nascita di StartUp – Start&Smart

Le StartUp innovative italiane possono presentare il proprio business plan per ricevere un incentivo che sostiene la nascita e la crescita dell’azienda su tutto il territorio nazionale.

Sono previsti finanziamenti a piani di impresa tra 100 mila e 1,5 milioni di euro per l’acquisto di beni di investimento e servizi, costi del personale e funzionamento aziendale.

A chi si rivolge?

  • Micro o piccole imprese, costituite da non più di 60 mesi e iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle StartUp innovative.
  • Team di persone, costituiti in società entro 30 giorni dell’ammissione alle agevolazioni.
  • Imprese straniere con almeno una sede in Italia e cittadini stranieri in possesso dello startup Visa.

 

Cosa finanzia?

I piani di impresa che prevedono un importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro.

Tra le spese presentabili nel piano d’impresa:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • componenti hardware e software;
  • brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e consulenze specialistiche;
  • costi del personale, servizi di incubazione e di accelerazione;
  • investimenti in marketing e web marketing.

Tra i costi di funzionamento aziendale:

  • Materie prime;
  • Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • Hosting e Housing;
  • Godimento beni di terzi.

Quali sono le agevolazioni?

È previsto un finanziamento a tasso zero senza alcuna garanzia per l’80% delle spese
ammissibili.
Il finanziamento arriva al 90% se la startup ha una compagine interamente costituita
da giovani under 36 e/o donne, o se tra i soci è presente un esperto con titolo di dottore
di ricerca (o equivalente) che rientra dall’estero.
Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del
mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.
Il contributo va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di
finanziamento ricevuto.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

Richiedi subito una consulenza gratuita, saremo lieti di aiutarti nella presentazione della domanda per accedere all’incentivo per la nascita di startup!

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fino a 150.000€ per la tua azienda

Fino a 150.000 € per le coperative e le imprese sociali

Contributo a fondo perduto nella misura del 100% della spesa ammissibile fino a 150.000 € per le imprese e le coperative sociali –  Welfare: “Sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato”.

A chi si rivolge?

  • Imprese sociali (di cui all’art.1 del D.Lgs.vo 3/07/2017 n. 112);
  • Cooperative sociali (di cui alla Legge 8/11/1991 n. 381).

E che al momento della presentazione devono:

  • Esercitare una delle attività prevalenti come da codici Ateco di cui all’allegato 1
  • Essere classificate PMI;
  • Essere iscritte nella sezione speciale delle imprese sociali del Registro delle imprese, attive;
  • Per le cooperative sociali ed i loro consorzi, devono essere iscritte negli appositi registri Regionali attualmente in
  • vigore;
  • Possedere il DURC regolare;
  • Essere in regime di contabilità ordinaria o impegnarsi ad esserlo entro la data del provvedimento di concessione;
  • Non essere nelle condizioni oggettive di difficoltà, liquidazione e procedure concorsuali;
  • Non essere state destinatarie di provvedimenti di revoca;
    Avere sede operativa nella Regione Campania e che in base al singolo comune di appartenenza, prevede una premialità;
  • Possedere la capacità di affidabilità giuridico, economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare.

Quali sono le attività ammesse?

I progetti agevolabili possono riguardare interventi diretti a:

  1. Potenziare l’offerta dei servizi sociali e socio sanitari;
  2. Sperimentare soluzioni innovative per la realizzazione di prodotti e servizi maggiormente rispondenti ai bisogni degli utenti/cittadini
  3. Sviluppare attività per la promozione dei percorsi volti a favorire ed implementare l’inclusione dei soggetti svantaggiati, anche attraverso l’inserimento lavorativo.

Gli stessi si traducono in azioni volte a:

  1. Migliorare la conoscenza dei fabbisogni degli utenti di riferimento;
  2. Apportare competenze nel campo delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione a servizio delle fasce deboli;
  3. Innovare le modalità di erogazione e migliorare la qualità servizi offerti ai cittadini;
  4. Promuovere percorsi di inclusione socio lavorativa

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato nei tempi di chiusura del POR FESR 2014 – 2020 con massimo 3 mesi di proroga entro

Spese ammissibili (solo beni nuovi), riconosciute solo se effettuate dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

  • Immobili e opere murarie, in misura non superiore al 30% dei costi totali ammissibili;
  • Macchinari, impianti ed attrezzature, anche mezzi mobili pertinenti all’attività;
  • Licenze, know-how;
  • Imposte di registro se afferenti l’operazione entro il limite del 2% dei costi totali ammissibili;
  • Studi di fattibilità economico-finanziaria, nei limiti del 2% dei costi totali ammissibili;
  • Spese legali, tecniche e contabili solo se riferite all’operazione cofinanzata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione;
  • Spese di apertura di c/c dedicato all’operazione;
  • Spese per garanzie fornite da banche e/o assicurazioni, nei limiti del 2% dei costi totali ammissibili.

Quali sono le agevolazioni?

L’agevolazione finanziaria concedibile prevede un contributo a fondo perduto del 100% fino a 150.000 € oltre iva.

Quali documenti è necessario presentare?

Elenco documenti:

  • Documento di identità e tessera sanitaria del proponente
  • Contatti mail, telefonici, pec;
  • Titolo di disponibilità, regolarmente registrato, della sede oggetto dell’investimento;
  • Visura camerale aggiornata;
  • Iscrizione ai registri di competenza;
  • Matricola INPS – INAIL, laddove ricorre la necessità.

Perché scegliere noi?

Questa è una opportunità da non perdere; il progetto è totalmente finanziato, fino a 150.000 € a fondo perduto!

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Nuove imprese a tasso zero

N.I.T.O.: l’incentivo per il tuo futuro

N.I.T.O. (“Nuove imprese a tasso zero”) è l’incentivo per il futuro di giovani e donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro che può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili.

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Società costituite in qualsiasi forma societaria, incluse anche le società cooperative; la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, o da donne;
  • Costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • Persone fisiche che intendono costituire nuova società entro e non oltre 45 giorni successivi alla delibera di finanziamento

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare i seguenti settori:

  • la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • la fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • il commercio e al turismo;
  • le attività riconducibili anche a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti:
    1. la filiera turistico-culturale, intesa come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza;
    2. l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.

 

Cosa finanzia?

Le spese ammissibili alle agevolazioni sono quelle relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

  • Suolo aziendale (nei limiti del 10% dei costi ammissibili);
  • Fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del 40% per tutte le attività, elevabile a 70% per le imprese operative nel turismo);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per l’Information and Communication Technologies (ICT) (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto (nei limiti del 5% dei costi ammissibili)
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del 5% dei costi ammissibili). L’investimento deve essere realizzato entro 24 mesi dalla delibera, salvo proroga a 30 mesi.

 

Le agevolazioni

Le agevolazioni finanziarie (di importo massimo pari a 1,5 milioni di euro) concedibili sono:

  • Tasso zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali, acquisibili sui beni agevolati e/o fideiussione bancaria o polizza assicurativa;
  • 25% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi). Il finanziamento va restituito (senza interessi) in 8 anni a rate semestrali scadenti il 30/05 e il 31/10 di ogni anno a partire dall’anno successivo all’ultima erogazione che avviene previa ispezione presso la sede dell’impresa.

 

Perché scegliere noi?

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Per approfondire l’argomento trattato, visita il sito ufficiale di Invitalia a questo link.

Resto al Sud: Le novità 2020

Resto al Sud: nel 2020 ci sono due importanti novità

Con l’arrivo del nuovo anno, sono due le importanti novità che riguardano gli incentivi Resto al Sud e la loro applicazione sui territori agevolati:

  1. Regime transitorio: la Legge di Bilancio 2020 ha introdotto il regime transitorio in relazione all’estensione dei limiti di età. Pertanto, per il 2019 e fino al 31 dicembre 2020, potrà presentare domanda anche chi possedeva il requisito dell’età (under 46) al 1 gennaio 2019, ossia alla data di entrata in vigore della legge 145/2018 (legge di bilancio 2019). Dal 1 gennaio 2021 invece il requisito d’età dovrà essere posseduto alla data di presentazione della domanda.
  2. Nessun limite di età per 24 comuni dell’area del cratere sismico Centro Italia. Si tratta di 24 comuni su 116 che presentano una percentuale di edifici dichiarati inagibili superiore al 50%. Questa modifica è stata introdotta dalla legge 156 del 12 dicembre 2019 (pubblicata in GU il 23 dicembre 2019) che modifica il DL 123/2019 che aveva esteso Resto al Sud ai comuni del cratere sismico centro Italia.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare a Invitalia, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per aprire la tua attività all’inaugurazione della tua attività.

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Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese Artigiane per l’Attuazione di Processi di Innovazione

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

I Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese Artigiane per l’Attuazione di Processi di Innovazione si rivolgono alle attività con sede legale e/o Unità locale nella Regione Campania.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono:

  • Essere regolarmente costituite da almeno 2 anni ed iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese della CCIAA competente;
  • Avere la disponibilità (proprietà, locazione, comodato, etc) dell’unità locale destinataria dell’intervento in Campania o impegnarsi ad averla, alla data di richiesta di I Sal;
  • Possedere capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare (ultimo fatturato = importo finanziamento).

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare QUALSIASI settore ad esclusione dei seguenti:

  • pesca e dell’acquacoltura;
  • produzione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • attività connesse all’ esportazione/importazione verso/da paesi terzi.

I programmi devono riguardare: l’ammodernamento, sviluppo di lavorazioni innovative, riqualificazione e ampliamento dell’attività artigianale, anche con l’apertura di una nuova unità locale.

 

Quali sono gli interventi ammessibili?

  • sviluppo di lavorazioni con utilizzo di nuove tecnologie e materiali;
  • sviluppo di nuove applicazioni di prodotto e design;
  • innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TLC;
  • azioni di marketing, e-commerce;
  • miglioramento delle performance aziendali (impianti antinquinamento-impianti di produzione energia da fonti rinnovabili etc.) – miglioramento dei livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro.

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 9 mesi.

Spese ammissibili:

  • impianti, macchinari, attrezzature in genere;
  • programmi informatici, brevetti, licenze. Know-how e conoscenze tecniche non brevettate, nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • servizi specialistici in tema di ICT, marketing e innovazione nel limite del 5% del totale del programma di spesa;
  • spese di ristrutturazione/impiantistica nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • spese relative al capitale circolante (materie prime, materiali, semilavorati, garanzie) nel limite del 30% del totale del programma di spesa;

Le agevolazioni

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 10.000.000 euro.
Il programma di spesa proposto dovrà prevedere spese ammissibili per:

  • importo minimo di € 10.000,00 e importo massimo di € 50.000,00 per le singole imprese al netto dell’Iva;
  • importo minimo di € 50.000,00 e importo massimo di € 250.000,00 per le imprese in forma consortile al netto dell’Iva.

L’aiuto massimo concedibile è:

  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 50% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 25.000,00 per le singole imprese.
  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 70% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 175.000,00 per le imprese in forma consortile.

Quali sono i tempi?

La modalità di concessione del contributo è una procedura valutativa a sportello, la presentazione dei progetti sarà consentita entro il 03 febbraio 2020.

Perché scegliere noi?

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Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese nel settore Commercio per l’Attuazione di Processi di Innovazione

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

I Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese nel settore Commercio per l’Attuazione di Processi di Innovazione si rivolgono alle attività con sede legale e/o Unità locale nella Regione Campania:

  • Micro e PMI, anche in forma consortile (Consorzi e Società Consortili di imprese) nel settore COMMERCIO con codice ATECO 2017 Istat nella categoria G o I 56.00.00 inclusi tutti i sottolivelli.
  • Le Reti di Micro, di Piccole e Medie Imprese (MPMI).

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare QUALSIASI settore ad esclusione dei seguenti:

  • pesca e dell’acquacoltura;
  • produzione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • attività connesse all’ esportazione/importazione verso/da paesi terzi.

I programmi devono riguardare: l’ammodernamento e la riqualificazione dell’attività, anche con l’apertura di una nuova unità locale.

Quali sono gli interventi ammessibili?

  • sviluppo di lavorazioni con utilizzo di nuove tecnologie e materiali;
  • sviluppo di nuove applicazioni di prodotto e design;
  • innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TLC;
  • azioni di marketing, e-commerce;
  • miglioramento delle performance aziendali (impianti antinquinamento-impianti di produzione energia da fonti rinnovabili etc.)
  • miglioramento dei livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro;
  • formazione specialistica per le innovazioni introdotte.

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 9 mesi.

Spese ammissibili:

  • impianti, macchinari, attrezzature in genere;
  • programmi informatici, brevetti, licenze. Know-how e conoscenze tecniche non brevettate, nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • servizi specialistici in tema di ICT, marketing e innovazione nel limite del 5% del totale del programma di spesa;
  • spese di ristrutturazione/impiantistica nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • spese relative al capitale circolante (materie prime, materiali, semilavorati, garanzie) nel limite del 30% del totale del programma di spesa;

Le agevolazioni

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 10.000.000 euro.
Il programma di spesa proposto dovrà prevedere spese ammissibili per:

  • importo minimo di € 10.000,00 e importo massimo di € 50.000,00 per le singole imprese al netto dell’Iva;
  • importo minimo di € 50.000,00 e importo massimo di € 250.000,00 per le imprese in forma consortile al netto dell’Iva.

L’aiuto massimo concedibile è:

  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 50% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 25.000,00 per le singole imprese.
  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 70% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 175.000,00 per le imprese in forma consortile.

Quali sono i tempi?

La modalità di concessione del contributo è una procedura valutativa a sportello, la presentazione dei progetti sarà consentita entro il 03 febbraio 2020.

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Resto al Sud: Crea la tua azienda

Cos’è Resto al Sud?

Al fine di favorire al nascita di nuove attività imprenditoriali condotte da giovani nel Mezzogiorno, l’incentivo Resto al Sud di Invitalia può essere richiesto anche nel 2020.

Resto al Sud è una serie di incentivi fiscali dedicati ai giovani tra i 18 e i 45 anni che intendono aprire una nuova impresa. Le agevolazioni fiscali sono di due tipi e possono coprire il 100% delle spese a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero.

Come funziona Resto al Sud?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata da Invitalia in base all’ordine cronologico di arrivo.

Il progetto imprenditoriale deve essere accurato e fattibile per essere valutato positivamente e per accedere alle agevolazioni contributo a fondo perduto e a finanziamenti a tasso zero a copertura delle spese effettuate agevolabili con Resto al Sud.

Quali sono i requisiti per accedere alle agevolazioni Resto al Sud?

  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 45 anni.
  • Essere residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e territori terremotati di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.
  • Non aver beneficiato negli ultimi 3 anni di altri contributi per l’autoimprenditorialità.
  • Non essere titolari di un’altra attività.
  • Non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento.
  • Non essere titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda per lo svolgimento di una attività analoga (Per liberi professionisti)

Il finanziamento può essere richiesto dalle società, anche cooperative, le ditte individuali o team di persone che si costituiscono entro 60 giorni dall’esito positivo della valutazione.

Quali spese copre Resto al Sud?

Le spese ammesse dal finanziamento a fondo perduto e a tasso zero sono:

  • Spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili per un massimo del 30% della spesa totale;
  • Spese per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature;
  • Spese per l’acquisto di software informatici, servizi per le tecnologie, informazione e telecomunicazione;
  • Spese di materie prime, materiali di consumo, bollette, canoni di locazione, leasing, garanzie assicurative per un massimo di spesa del 20% sul totale.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare a Invitalia, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per aprire la tua attività all’inaugurazione della tua attività.

“Noi con voi”, sempre.

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Resto al Sud, conto alla rovescia per gli under 46 e i professionisti

Conto alla rovescia per gli under 46 e i professionisti in attesa di presentare domanda per gli incentivi Resto al Sud.

E’ stato infatti sottoscritto dal Ministro dello Sviluppo economico Di Maio il decreto attuativo relativo all’ampliamento della platea dei beneficiari delle agevolazioni.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, Invitalia potrà aprire la piattaforma di presentazione delle domande ai nuovi destinatari della misura.

Per maggiori info, contattaci.

Resto al Sud: ok all’estensione dell’incentivo, si allarga la platea dei potenziali beneficiari.

Novità per Resto al Sud: la possibilità di fruire delle agevolazioni, finora riservate solo agli under 36, viene estesa anche agli under 46 e ai liberi professionisti.

I liberi professionisti che intendono accedere all’incentivo, nei dodici mesi che precedono la richiesta di agevolazione a Invitalia, non dovranno essere titolari di partita Iva per un’attività analoga a quella proposta per il finanziamento. A poter beneficiare delle agevolazioni potranno essere, ad esempio, i professionisti, ex dipendenti di uno studio, che vorranno aprirne uno proprio o chiunque voglia uscire da una situazione di precariato o lavoro irregolare. Più in generale si offre una possibilità a chi vuole investire sulle proprie competenze ma ha difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro.

Si ricorda che il finanziamento Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:

  • contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
  • finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.

L’importo massimo del finanziamento erogabile è di 50mila euro per ciascun socio, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200mila euro.

ASSE 4_Energia sostenibile:contributi a fondo perduto!!!

Al via il nuovo programma regionale, cofinanziato dal MISE, per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 da parte di PMI, operative su tutto il territorio della Regione Campania.

il contributo, a fondo perduto fino al 50% del costo ammissibile, è concesso per le seguenti tipologie di azioni ammissibili:

  • AZIONE A: realizzazione di una diagnosi energetica (in osservanza ai criteri di cui all’allegato 2 dlgs 102/2014;
  • AZIONE B: realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico (payback period < o = a 4 anni) quali in dettaglio: impianti di cogenerazione,impianti a fonti rinnovabili per autoconsumo, sostituzione di sistemi/componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza, attività volte alla riduzione dei consumi energetici nonchè all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici, attività di ottimizzazione tecnologica;
  • AZIONE C: adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE) conforme alla ISO 50001.

Per maggiori info, contattateci.

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