Invitalia _ Smart & Start (D.M. 24/09/2014)
Smart&Start Italia è l’incentivo che supporta le start-up innovative che operano su tutto il territorio nazionale
L’obiettivo di Smart&Start Italia è quello di:
⦁ stimolare nuova cultura imprenditoriale nel mondo dell’economia digitale;
⦁ sostenere le politiche imprenditoriali di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei risultati del sistema della ricerca;
⦁ stimolare il rientro dei «cervelli» dall’estero
L’agevolazione consiste in un mutuo a tasso zero per la copertura dei costi di investimento e di gestione legati all’avvio del progetto.
Per le Start up situate nel Mezzogiorno e nella zona del Cratere Sismico Aquilano (cioè la zona colpita dal sisma del 2009) è prevista anche una componente di agevolazione a fondo perduto, nella misura massima del 20% di quello che viene concesso a mutuo.
A chi è rivolto?
Alle start-up innovative , iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese delle camere di commercio.
Le società devono essere di piccola dimensione ed essere costituite da non più di 48 mesi.
Per richiedere le agevolazioni non è necessario aver già costituito la società: possono accedere a Smart&Start Italia anche persone fisiche che vogliono costituire una start-up innovativa.
Possono ottenere le agevolazioni Smart&Start Italia anche le imprese straniere, che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano e i cittadini stranieri in possesso dello start up VISA.
Cosa si può fare ?
Si possono realizzare progetti di sviluppo imprenditoriale:
⦁ caratterizzati da forte contenuto tecnologico e innovativo
⦁ o anche mirati allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni nel campo dell’economia digitale ;
⦁ Oppure rivolti alla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (ad esempio sono agevolabili gli spin off da ricerca)
I progetti dovranno avere un programma di spesa di importo compreso tra € 100.000 e € 1,5 milioni di euro:
Quali spese possono essere finanziate?
Le spese per gli investimenti:
⦁ Impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche o tecnico scientifici (nuovi di
⦁ fabbrica);
⦁ Componenti HW e SW;
⦁ Brevetti e licenze;
⦁ Certificazioni, know-how, conoscenze tecniche non brevettate;
⦁ Progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche, e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto, nonché interventi correttivi e adeguativi.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e comunque realizzate entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.
I costi per la gestione dell’impresa:
⦁ Costi salariali per personale dipendente e collaboratori (di cui art 25 DL 179/2012 );
⦁ Licenze e diritti per titoli di proprietà industriale;
⦁ Licenze per l’utilizzo di SW;
⦁ Servizi di incubazione e accelerazione;
⦁ Canoni di leasing, costi di affitto e quote di ammortamento di impianti;
⦁ Macchinari e attrezzature tecnologiche;
⦁ Interessi su finanziamenti esterni.
I costi devono essere sostenuti dall’impresa beneficiaria nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento.
Come funzionano le agevolazioni?
E’ previsto un finanziamento a tasso 0 che copre fino al 70% delle spese e/o costi ammissibili.
Se la start up ha una compagine interamente costituita da giovani under 36 e/o donne o se tra i soci è presente un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero da almeno 3 anni in attività di ricerca o didattica, il finanziamento può arrivare fino all’80%.
Le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto e, di fatto, godono di una componente a fondo perduto.
Il finanziamento non è assistito da forma di garanzia e avrà una durata massima di 8 anni.
Il rimborso del finanziamento inizierà dopo 12 mesi a partire dall’ultima quota di finanziamento ricevuta.
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